“Adesso che la Commissione Europea ha riconosciuto che «l’erogazione di risarcimenti ai risparmiatori è compatibile con la normativa europea sugli aiuti di stato» il governo si sbrighi a trovare le risorse necessarie per il risarcimento degli obbligazionisti danneggiati dai crac di Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti, ed emani i decreti per far partire gli arbitrati.
Sono passati 98 giorni da quando Matteo Renzi ha annunciato che sarebbe stata costituita una commissione d’inchiesta per fare luce sulla bancarotta delle quattro banche, ma questo organismo non è ancora stato costituito. Nel frattempo, però, il governo è riuscito a togliere all’Autorità Nazionale Anticorruzione, che si dovrebbe occupare degli arbitrati, ben 1,5 milioni di euro l’anno, per darli alla Presidenza del Consiglio per pagare indennità aggiuntive ai suoi dipendenti.
Mentre il padre del ministro Boschi, ex vicepresidente di Banca Etruria, ha ricevuto una seconda multa dalla Banca d’Italia a causa delle sua condotta quando era al vertice dell’Istituto aretino. Considerato tutto ciò, è dovere del presidente del Consiglio venire in Parlamento a spiegare cosa abbia intenzione di fare per risarcire gli obbligazionisti delle quattro banche sottoposte a procedura di risoluzione e come abbia intenzione di risolvere i conflitti d’interesse in materia bancaria di alcuni membri del suo governo che stanno evidentemente bloccando la soluzione dei problemi”.
Lo affermano i deputati di Alternativa Libera-Possibile, Marco Baldassarre, Pippo Civati, Massimo Artini, Luca Pastorino, Samuele Segoni, Eleonora Bechis, Beatrice Brignone, Tancredi Turco, Andrea Maestri e Toni Matarrelli.