“I ministri delle Infrastrutture, dello Sviluppo Economico, dell’Ambiente e dell’Economia riferiscano immediatamente alle Camere sui rischi per la salute pubblica che stanno emergendo dall’inchiesta della Procura di Lecce sull’impiego da parte della Cementir di ceneri inquinanti provenienti da centrali ENEL e dall’ILVA per la fabbricazione di cemento.
Stando a quanto riportato dai giornali, l’uso di tali ceneri avrebbe comportato la produzione di cemento meno resistente di quello comunemente in commercio.
È indispensabile che i ministri interessati informino immediatamente il Parlamento in modo che possa valutare rapidamente se sia necessaria l’adozione di interventi legislativi a tutela della salute pubblica.
Inoltre vogliamo sapere come il ministero dell’Economia voglia comportarsi con i vertici dell’ENEL dal momento che è l’azionista di maggioranza di questa azienda.
Dal ministro dello Sviluppo Economico, a cui spetta invece la nomina dei commissari dell’ILVA, vogliamo sapere quali provvedimenti intenda adottare nei loro confronti, anche alla luce del fatto che uno degli attuali commissari dell’ILVA, Piero Gnudi, in passato è stato presidente dell’ENEL.
Noi siamo sempre stati contrari all’uso degli scarti di produzione per la fabbricazione del cemento e quanto sta emergendo dall’inchiesta di Lecce sembra confermare i nostri timori, per questo bisogna mettere subito al bando l’impiego di scorie e spazzatura nei cementifici”.
Lo affermano i deputati di Alternativa Libera: Samuele Segoni, Massimo Artini, Marco Baldassarre, Eleonora Bechis e Tancredi Turco.