“Oggi il governo ha chiesto al Parlamento l’autorizzazione ad aumentare il debito pubblico di venti miliardi per avere i soldi necessari al salvataggio del Monte dei Paschi di Siena e delle altre banche italiane in difficoltà.
Alternativa Libera sarebbe contraria all’uso di soldi della collettività per aiutare una banca, visto che l’intervento pubblico per il salvataggio di un Istituto di credito implica che sia l’intera collettività a pagare per gli errori commessi dagli amministratori e dai manager di una società.
Peccato, però, che se la banca non fosse salvata, ne farebbero le spese milioni di clienti, gli investitori e i dipendenti, dal momento che la legge tutela solo i correntisti con risparmi fino a 100.000 euro.
Così, a malincuore, per senso di responsabilità verso quei milioni di piccoli risparmiatori e verso i dipendenti della banca, abbiamo deciso di astenerci dal voto in modo da consentire l’approvazione dello stanziamento da venti miliardi, ma facendo presente che non condividiamo il principio che a pagare per gli errori di pochi sia l’intera collettività.
Ci preme sottolineare come il Movimento 5 Stelle, che ha votato contro il provvedimento sostenendo che la soluzione sia la nazionalizzazione del Monte dei Paschi di Siena, abbia dimostrato di non capire cosa stesse votando visto che, anche nel caso in cui si volesse portare in mano pubblica la proprietà dell’Istituto senese, sarebbero necessari quei soldi che oggi il Parlamento ha deciso di stanziare”.
Lo affermano i deputati di Alternativa Libera, Massimo Artini, Marco Baldassarre, Eleonora Bechis, Samuele Segoni e Tancredi Turco.