Lo scorso mese di luglio, in sede di approvazione della #BuonaScuola, in quest’aula, vi spiegammo come il governo stesse violando le norme contenute nel codice appalti, prorogando fino a luglio 2016 gli appalti per la pulizia delle scuole nelle regioni dove non c’erano le convenzioni CONSIP o dove erano state sospese.
Inoltre si stabiliva che, in quelle regioni, il prezzo per il servizio fosse lo stesso di quello pagato nelle regioni vicine dove erano attive le convenzioni CONSIP.
Vi spiegammo come la scelta di prendere tali prezzi come termine di riferimento fosse una scelta assurda visto che alcune delle imprese che si erano aggiudicate le gare CONSIP erano sotto inchiesta da parte dell’Antitrust per aver truccato le gare.
Il Parlamento se ne è allegramente infischiato delle nostre segnalazioni e nel frattempo l’Antitrust ha condannato le imprese sotto inchiesta (tra cui ne spiccava una finita nelle indagini su Mafia Capitale) al pagamento di una multa da 110 milioni di euro per un intesa restrittiva della concorrenza nella gara per la pulizia della scuole.
Successivamente l’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) ha scritto al Parlamento (delibera 376 del 2 marzo 2016) per chiedere di mettere fine al sistema delle proroghe nel settore della pulizia delle scuole.
La segnalazione dell’ANAC sottolinea come: “Le scelte normative implementate mediante la richiamata disciplina, di fatto, hanno comportato l’affidamento dei servizi in deroga alla disciplina nazionale ed europea sugli appalti, sottraendo al libero confronto concorrenziale commesse pubbliche, anche di rilevanza comunitaria, per un ampio arco temporale, su tutto il territorio nazionale. In altri termini, con specifico riferimento ai servizi di pulizia nelle scuole, il contesto normativo ha contribuito alla restrizione delle condizioni del mercato di riferimento e al consolidarsi delle posizioni degli incumbent”.
E, per tutta risposta, il Governo ha emanato il decreto legge 42 del 2016 che oggi siamo qui a convertire con cui non solo si estende ulteriormente la proroga per il servizio di pulizia delle scuole nelle regioni dove non esistono convenzioni CONSIP, ma si prorogano per l’anno scolastico 2016/17 anche le convenzioni CONSIP che scadranno nel corso di quest’anno solare.
Con buona pace dei cittadini che continueranno a pagare con le loro tasse prezzi più alti per dei servizi di pulizia che sono stati aggiudicati con delle gare truccate.
Con buona pace dell’imprese oneste che, se si indicessero nuove gare, potrebbero sperare di vincerle.
Con buona pace della legge che vieta la proroga degli appalti.
Con buona paca dell’ANAC che ha chiesto di cancellare questo obbrobrio.
Con buona pace dei dipendenti delle cooperative che fanno le pulizie nelle scuole, i quali non saranno assunti dagli Istituti scolastici per fare i bidelli.
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