“La mancata celebrazione dell’election-day ci costerà l’equivalente di un anno di pensione sociale per quasi 62.000 persone. Con i 360 milioni di euro che il Governo ha deciso di gettare al vento scegliendo di non accorpare il referendum sulle trivellazioni petrolifere con il primo turno delle amministrative si possono, infatti, corrispondere i 448 euro mensili della pensione sociale (per tredici mensilità sono 5.825 euro procapite) a ben 61.813 persone.
In un periodo come questo, in cui la crisi economica fa sentire ancora i suoi morsi sulla carne di milioni di italiani, la testardaggine dell’esecutivo nel voler separare le due consultazioni elettorali è l’equivalente di uno schiaffo in faccia a tutti coloro i quali faticano ad arrivare alla fine del mese.
Avevamo scritto una lettera al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiedendogli di non firmare il decreto del Governo per la celebrazione del referendum il 17 aprile autorizzando un simile spreco di denaro pubblico. Riponevamo le nostre ultime speranze in lui e avevamo chiesto di incontrarlo per discutere della questione, ma ha completamente ignorato il nostro appello”.
Lo affermano i deputati di Alternativa Libera-Possibile, Massimo Artini, Marco Baldassarre, Pippo Civati, Samuele Segoni, Andrea Maestri, Tancredi Turco, Luca Pastorino, Beatrice Brignone, Eleonora Bechis e Toni Matarrelli.