“Complimenti al Consiglio regionale del Veneto, che oggi ha deciso di sollevare il conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato davanti alla Corte Costituzionale per impugnare la legge di Stabilità 2016, per la parte relativa alle trivellazioni petrolifere.
Ora tocca alle altre Regioni (Puglia, Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Molise, Sardegna e Liguria), che hanno promosso i referendum contro le trivellazioni, dimostrare ai propri elettori che sono sinceramente e convintamente contrari alla truffa perpetrata dal Governo con la legge di Stabilità per cancellare i referendum sulle trivellazioni, seguire la stessa strada imboccata dal Veneto.
Pertanto i vari presidenti di regione del Partito Democratico che fino ad oggi hanno espresso la loro contrarietà verbale alle norme sulle trivellazioni, contenute nella Stabilità, abbiano il coraggio di sollevare anche loro il conflitto di attribuzione.
Diversamente i presidenti di Regione a guida PD, Michele Emiliano, Marcello Pittella, Mario Oliverio, Vincenzo De Luca, Luca Ceriscioli, Paolo Di Laura Frattura e Francesco Pagliaru dimostreranno di essere come il presidente dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, che prima ha sostenuto i referendum NoTriv e poi ha cambiato idea schierandosi a fianco del Governo e contro le altre Regioni per chiedere alla Corte Costituzionale di bocciare i referendum. Peccato che D’Alfonso e il Governo oggi abbiano incassato la prima sconfitta dalla Consulta che ha dichiarato ammissibile il referendum sulle trivelle”.
Lo affermano i deputati di Alternativa Libera-Possibile: Marco Baldassarre, Pippo Civati, Massimo Artini, Luca Pastorino, Eleonora Bechis, Andrea Maestri, Tancredi Turco, Beatrice Brignone, Samuele Segoni e Toni Matarrelli.