“La tragedia di Lavagna è maturata in un regime proibizionista e bigotto che combatte contro i giovani invece che contro la grande criminalità che si arricchisce con la produzione e il commercio delle sostanze stupefacenti.
Le nostre leggi non sono riuscite a ridurre la diffusione e il consumo di droghe, ma invece hanno rovinato e rovinano l’esistenza di tantissimi cittadini, per lo più giovani o giovanissimi, come Carlo, che a sedici anni si è tolto la vita per dieci grammi di hashish.
La sua morte pesa sulla coscienza di tutti noi, avremmo potuto evitarla con la legalizzazione della cannabis e dei suoi derivati, ma abbiamo atteso troppo.
La legalizzazione restituirebbe la giusta misura al consumo di sostanze che vanno trattate al pari di alcool e tabacco. Ma oggi le cose stanno così; Carlo è morto a causa di leggi sciocche ed ideologiche che rendono ricche le mafie, paralizzano la giustizia e sottraggono miliardi di euro dalle casse pubbliche.
Di proposte di legge, compresa la nostra, per disciplinare l’uso delle leggere il Parlamento è pieno, basta solo calendarizzarle e votarle”.
Lo affermano di deputati di Alternativa Libera: Massimo Artini, Marco Baldassarre, Eleonora Bechis, Samuele Segoni e Tancredi Turco.