“Questo disegno di legge rispecchia la visione di Paese che anima il Governo e che sta trovando realizzazione in tutti i suoi provvedimenti. Stanno costruendo una Repubblica a libertà limitata, dove il dissenso viene silenziato e la critica liquidata come propaganda del nemico, dunque vorrebbero anche una scuola asservita. La riforma dell’istruzione, invece, dovrebbe essere largamente condivisa, in primis con gli studenti e gli insegnanti, e invece si sceglie la strada dell’approvazione unilaterale.
Per questa nostra forte contrarietà, che ci ha spinti anche a manifestare accanto al mondo della scuola, abbiamo votato l’emendamento all’articolo 9, a prima firma Fassina, per cercare di attenuare la portata distruttiva di questo disegno di legge, facendo fronte comune con le altre voci di opposizione.
L’introduzione di una sorta di “premierato forte” negli istituti scolastici, infatti, rappresenta uno dei molteplici aspetti che rendono questa riforma inaccettabile e, giustamente, da più parti sono state invocate le dimissioni di un ministro che, tra le sue dichiarazioni e il suo operato, non gode più della credibilità per rivestire un ruolo tanto delicato”.
Lo affermano in una nota i deputati di Alternativa Libera.