“Pochi giorni fa è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale un nuovo decreto del ministero dello Sviluppo Economico, approvato a dicembre, il cui testo consente di modificare un programma di estrazioni già autorizzato, anche costruendo nuovi pozzi per estrarre idrocarburi laddove prima era vietato. In sostanza da ora in poi sarà possibile per le compagnie petrolifere procedere a nuove trivellazioni entro le 12 miglia dalla costa marina. Il decreto Calenda, di fatto, dà a queste la possibilità di modificare il programma di sviluppo previsto al momento del rilascio di una concessione e recuperare le riserve esistenti anche se ricadono in aree entro la fascia delle 12 miglia marine. Questo significa costruire nuovi pozzi e nuove piattaforme, al contrario di quello che per mesi aveva dichiarato il Governo Renzi prima del referendum del 17 aprile 2016: una colossale presa in giro nei confronti di 14 milioni di italiani e 10 Regioni. Faremo di tutto per bloccare questo tentativo del Governo di deturpare le nostre coste e i nostri mari. Nei prossimi giorni annunceremo un pacchetto di iniziative parlamentari in tal senso”. Lo affermano i deputati di Alternativa Libera, Massimo Artini, Marco Baldassarre, Eleonora Bechis, Samuele Segoni e Tancredi Turco.