“Il contenuto delle nuove intercettazioni telefoniche, pubblicate dalla stampa, tra il padre della sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Maria Elena Boschi, e l’ex direttore generale di Veneto Banca, evidenzia ancora una volta la necessità che il Parlamento faccia chiarezza sulle vicende che hanno coinvolto Banca Etruria.
A distanza di oltre trenta mesi dal fallimento dell’Istituto di credito aretino, che ha distrutto i risparmi di migliaia di cittadini, le Camere non sono ancora riuscite a varare la commissione parlamentare d’inchiesta sui crack bancari mentre i giornali continuano a pubblicare nuovi elementi che aumentano i sospetti sull’operato di alcuni membri del governo Renzi.
Ci auguriamo che i parlamentari di tutti gli schieramenti abbiano un sussulto di dignità e facciano partire quanto prima l’inchiesta sulle banche in modo da poter appurare cosa sia realmente accaduto in quegli istituti di credito e se qualcuno, tra chi allora era al governo, abbia abusato del proprio potere. Noi siamo pronti a fare la nostra parte alla Camera”.
Lo affermano i deputati di Alternativa Libera: Massimo Artini e Samuele Segoni.