“Il Documento di Economia e Finanza rappresenta il principale strumento della programmazione economico-finanziaria del Paese, eppure della programmazione seria di cui l’Italia ha bisogno in questo documento non vediamo traccia.
Pensando alle misure contenute in questo DEF mi viene in mente mia figlia che con le amiche scambia le figurine: questa ce l’ho, questa ce l’ho, questa manca. Purtroppo questo DEF è la fiera del ‘manca’.
Limitiamoci ad analizzare non tanto gli optional, ma quelle che per Alternativa Libera sono le priorità per questo Paese. Un serio piano di investimenti pubblici per un economia di transizione che generi un’occupazione qualificata e sostenibile? Manca. Risorse sufficienti per mettere in sicurezza il territorio del nostro Paese, e manutenerne la bellezza? Manca. Investimenti degni di questo nome per la scuola, l’università e la ricerca? Mancano. Un piano di investimenti, che non siano solo mance elettorali, per contrastare veramente il dilagare della povertà, delle disuguaglianze e per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie? Manca. Un piano di investimenti per rendere la salute dei cittadini un diritto per tutti e non solo per chi ha i quattrini? Manca.
E a tal proposito sottolineo che l’ISTAT ha detto che in Italia dodici milioni di persone hanno smesso di curarsi perché non se lo possono più permettere.
Questo è un DEF totalmente inadeguato, un DEF in cui la programmazione manca.
Alternativa Libera pertanto voterà convintamente contro perché qui di misure per cui dire ‘ce l’ho’ non ne vediamo affatto”.
Lo ha affermato Samuele Segoni, deputato di Alternativa Libera, annunciando il voto contrario del suo gruppo alla nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza, in discussione nell’Aula di Montecitorio.