“Una riforma da migliorare: servono alcuni correttivi per evitare una nuova sentenza di incostituzionalità, che avrebbe un effetto disastroso sulle istituzioni”. Lo afferma Mara Mucci, deputata di Alternativa Libera e componente della Commissione Affari Costituzionali, che aggiunge: “Il Governo pone la questione di fiducia e le opposizioni si trincerano dietro un voto finale segreto: forzature cui non vorremmo assistere”.
Secondo la Mucci: “Due sono gli elementi di criticità: l’assegnazione di un premio di maggioranza e i capilista bloccati. Abbiamo proposto di introdurre delle soglie di sbarramento ulteriori per il ballottaggio, definendo che si possa accedere al premio solo a determinate condizioni: in entrata, la soglia minima del 27% che una lista deve raggiungere per il ballottaggio; in uscita, una partecipazione elettorale di almeno il 60%. Se non si determinano queste condizioni, il premio di maggioranza sarà ripartito in modo proporzionale.
Seconda nota dolente: i capilista bloccati, uno per collegio, con possibilità di candidatura multipla in dieci collegi. Una prima soluzione proposta è la riduzione delle candidature plurime a un massimo di cinque. Una seconda soluzione riduce la percentuale massima al 25% dei nominati, che entreranno in Parlamento attraverso un listino circoscrizionale bloccato da cui attingere.
Il tema delle liste bloccate ci pone comunque davanti ad una doverosa riflessione: non solo è urgente attuare l’articolo 49 della Costituzione, vincolando i partiti all’adozione di uno statuto che assicuri trasparenza e democraticità, ma anche aumentare i collegi, come da noi proposto. La clausola di salvaguardia, infine, non garantisce che la riforma del Senato sia attuata per il 2016.
Quindi proponiamo di legare l’entrata in vigore dell’Italicum all’effettiva abolizione del Senato”.