“Giovedì scorso l’onorevole Giovanni Sanga, relatore del Partito Democratico del decreto mutui (atto del Governo 256), insieme ad autorevoli rappresentanti del suo partito, ha annunciato la presentazione di modifiche sostanziali al provvedimento. Ad oggi, ancora non c’è una traccia scritta di queste confuse proposte e non risulta essere stato trasmesso al Parlamento alcun testo, nonostante lo stesso Sanga e il capogruppo del suo partito alla Camera, Ettore Rosato, abbiano sottolineato in conferenza stampa come tutto fosse stato già approntato mercoledì scorso.
La proposta del PD, di portare da 7 a 18 il numero delle rate non pagate che fanno scattare la clausola di inadempimento e il conseguente esproprio della casa di chi non riesce a pagare il mutuo, non sana le criticità del provvedimento, a partire dalla disparità di potere contrattuale fra le parti, che la legge dovrebbe attenuare, e invece rafforza.
Infatti, il decreto che ora il governo vuole correggere compie un passo ulteriore rispetto alla normativa europea che si vuole recepire e prevede che quella che dovrebbe essere una possibilità di estinguere il debito attraverso la cessione dell’immobile al proprio creditore (la banca), si trasformi di fatto in un’opportunità per l’istituto di credito di decidere autonomamente di impossessarsi dell’immobile del debitore qualora questo sia inadempiente, senza dover ricorrere al tribunale.
Tale atteggiamento della maggioranza e del Governo è scorretto sul piano istituzionale e inaccettabile su quello politico. Per questo invitiamo la presidente della Camera, Laura Boldrini, a farsi garante del rispetto dovuto all’Istituzione, assicurando un congruo termine per l’esame delle modifiche contenute nel parere che dovrebbe essere presentato dal relatore”.
Lo affermano i deputati di Alternativa Libera-Possibile: Marco Baldassarre, Pippo Civati, Massimo Artini, Luca Pastorino, Beatrice Brignone, Eleonora Bechis, Samuele Segoni, Tancredi Turco, Toni Matarrelli e Andrea Maestri.