“Oggi la Guardia di Finanza ha effettuato una perquisizione nella sede centrale della Banca Popolare di Vicenza, il cui dissesto ha bruciato oltre sei miliardi di capitalizzazione e mandato in fumo i risparmi di 119.000 soci.
Organi di stampa riportano indiscrezioni secondo cui l’intero istituto di credito vicentino sarebbe indagato, non solo i suoi ex vertici, per responsabilità amministrativa per fatti penali dei suoi dirigenti.
Un mese fa abbiamo abbiamo depositato una proposta di legge per includere la Popolare di Vicenza nel novero degli Istituti di credito da sottoporre all’attività della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulle banche che indagasse sui crack di Banca Etruria, CariChieti, CariFerrara e Banca Marche e sul Monte dei Paschi di Siena.
Peccato che tali proposte non siano ancora state calendarizzate e che siano trascorsi più di sei mesi (esattamente 194 giorni) da quando il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, annunciava al Paese che in brevissimo tempo sarebbe stata costituita una Commissione d’inchiesta per fare chiarezza sul crack di questi istituti.
Nel frattempo, il governo ha varato un decreto al ribasso sugli indennizzi ai risparmiatori danneggiati, ma ha limitato l’esercizio dell’azione di responsabilità nei confronti dei manager degli istituti di credito e previsto ridicole sanzioni, come la dichiarazione pubblica di condanna al posto della multa, per i banchieri che violano le norme in materia di vigilanza.
Ci chiediamo da tempo se l’immobilismo dell’esecutivo nel fare luce sui crack bancari sia legato al ruolo di personaggi come Pier Luigi Boschi, padre del ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, sanzionato due volte dalla Banca d’Italia per le sue responsabilità da vicepresidente di Banca Etruria, o se sia solo inadeguatezza. Forse entrambe le cose.
Questo, però, non solleva l’esecutivo dall’obbligo di fornire le risposte necessarie e il Parlamento dal fare la sua parte, per questo chiediamo che si proceda con rapidità all’istituzione della Commissione d’Inchiesta”.
Lo affermano i deputati di Alternativa Libera-Possibile: Marco Baldassarre, Massimo Artini, Pippo Civati, Luca Pastorino, Eleonora Bechis, Tancredi Turco, Beatrice Brignone, Samuele Segoni, Andrea Maestri e Toni Matarrelli.