Il governo Renzi continua a vendere i gioielli dello Stato per coprire gli ammanchi causati dalla sua incapacità di gestire i conti pubblici. Lo schema di DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) messo a punto dal Ministero dell’Economia, che prevede la cessione sul mercato o a investitori istituzionali di un’ulteriore quota pari al 29,7% di Poste Italiane è un gesto scellerato, anche se la partecipazione che rimarrà in mano allo Stato non potrà scendere sotto al 35%.
Anziché tagliare gli sprechi, Renzi continua a vendere pezzi importanti delle poche grandi imprese ancora controllate dallo Stato per far arricchire i suoi amici banchieri.
Appena il Parlamento sarà investito della questione faremo di tutto per fermare questa decisione”.
Lo affermano i deputati di Alternativa Libera-Possibile: Marco Baldassarre, Massimo Artini, Pippo Civati, Luca Pastorino, Eleonora Bechis, Tancredi Turco, Beatrice Brignone, Samuele Segoni, Andrea Maestri e Toni Matarrelli.