“Quanto sta emergendo dalle indagini sulla tragedia dell’hotel Rigopiano, evidenzia come in quei giorni il caos regnasse sovrano tra coloro che dovevano gestire l’emergenza e coordinare i soccorsi.
Le parole agghiaccianti pronunciate da alcuni soggetti apicali, secondo quanto emerge dagli atti dell’inchiesta della Procura di Pescara, sono un insulto a quanti hanno perso la vita, o i propri cari, in quella tragedia e gettano fango sul lavoro encomiabile di centinaia di volontari e professionisti che hanno operato in assenza di un coordinamento efficace.
Proprio per evitare il verificarsi di situazioni di questo tipo, molto prima di quella sciagura, avevo scritto una proposta di legge di riforma della Protezione Civile, che nel frattempo è stata approvata dal Parlamento ma è ancora in attesa dell’ultimo passaggio alle Camere per l’espressione dei pareri. Se oggi accadesse di nuovo una cosa del genere, la macchina dei soccorsi potrebbe avere gli stessi problemi di allora.
Quindi faccio appello al Governo e ai Presidenti, Grasso e Boldrini, affinché la legge non venga sacrificata sull’altare delle priorità e si proceda speditamente con l’espressione dei pareri per rendere esecutiva la riorganizzazione della Protezione Civile, in modo tale da donare efficacia ed efficienza alla macchina dei soccorsi in caso di gravi calamità naturali ed evitare che si ripetano sciagure simili”.
Lo afferma Samuele Segoni, deputato di Alternativa Libera
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