La Camera ha approvato, finalmente, la legge delega di riordino della Protezione Civile.
Per spiegare questa proposta di legge è necessario partire dalla cronaca recente.
Cronaca che ci parla dei terremoti, dell’ondata di neve e maltempo che hanno colpito il Paese nell’ultimo anno, ma non solo. Anche, e soprattutto, ci parla di burocrazia. Anni di modifiche incoerenti all’ordinamento della Protezione Civile, hanno partorito un groviglio di norme che l’ha resa lenta e inefficiente nel gestire le fasi del post-emergenza.
Recentemente, i sindaci ed i comitati cittadini delle aree colpite da queste calamità, scontrandosi con ritardi e difficoltà di vario tipo, hanno chiesto a gran voce un riordino in materia, una sorta di legge quadro.
Alcuni parlamentari lungimiranti a questo avevano già pensato in tempi non sospetti e nel gennaio 2015 la commissione Ambiente aveva iniziato la discussione su una serie di proposte di legge sul riordino della Protezione Civile, tra cui c’era anche quella di Alternativa Libera, a mia prima firma.
Fu elaborato un testo unificato, che recepiva molte delle nostre proposte e nel settembre 2015 fu approvato dall’Aula della Camera e inviato al Senato.
Ci sono voluti un anno e mezzo ed una serie impressionante di calamità perché Palazzo Madama concludesse i suoi lavori su questo atto. Probabilmente c’erano altre priorità, come il referendum costituzionale. Ma lasciamo perdere le polemiche.
Quel che conta è che adesso siamo arrivati all’approvazione finale di un testo che è coerente con le attuali richieste dei territori, nonostante sia stato scritto prima. In esso si cerca di correggere storture come la frammentazione della catena di comando e si fa tesoro delle buone pratiche che hanno funzionato in alcuni contesti locali, come il coinvolgimento della popolazione, la programmazione e la prevenzione.
Certo, ora ci sarà da aspettare i decreti attuativi del governo. Anche se Alternativa Libera non ha fiducia in questo esecutivo, riteniamo che la delega sia molto circostanziata e precisa, e quindi affidandosi a tecnici competenti, anche un governo come questo potrebbe riuscire a tradurla in atti efficaci.
Io ritengo che come parlamentari, relativamente a questo atto, abbiamo fatto il nostro dovere, senza pregiudizi politici e mettendo al centro le necessità dei territori. E scusate se è poco.
È per questa ragione che Alternativa Libera ha votato convintamente a favore di questo provvedimento.