“La posizione ufficiale del Partito Democratico sulle trivelle viene superata a sinistra da diversi esponenti di Forza Italia, che in queste ore si stanno schierando in favore del Sì al referendum.
Sarebbe il caso che il segretario del PD, Matteo Renzi, si ricordasse di quando insieme ad una nutrita rappresentanza di suoi sodali, che oggi siedono nella segreteria del partito, scendeva in piazza a sostegno dei comitati no triv, ma ora che è arrivato a Palazzo Chigi ha perso qualsiasi interesse alla tutela dell’ambiente.
Al suo posto, ora, sono diventati ambientalisti alcuni degli uomini di Silvio Berlusconi, e visto che si tratta di un partito che si rivolge agli imprenditori, ciò significa che le fonti fossili fanno parte di un vecchio concetto di sviluppo che è stato accantonato anche da Forza Italia. Mentre Renzi si è trasformato nell’alfiere dei petrolieri”.
Lo affermano i deputati di Alternativa Libera-Possibile: Massimo Artini, Pippo Civati, Marco Baldassarre, Tancredi Turco, Samuele Segoni, Eleonora Bechis, Andrea Maestri, Luca Pastorino, Beatrice Brignone e Toni Matarrelli