“Mancano ormai tre giorni al referendum sulle trivelle ed è importante che tutti gli italiani vadano a votare. A causa del tentativo del governo di boicottarla, questa consultazione costerà alle tasche degli italiani più di 300 milioni di euro che si sarebbero potuti risparmiare con la celebrazione dell’election-day.
Il governo Renzi ne ha impedito la celebrazione ed il premier ha anche invitato i cittadini all’astensione, rendendo ancora più odioso e ingiustificato lo spreco di denaro pubblico che lui stesso ha voluto. Il referendum è un importante strumento di democrazia e va rispettato fino in fondo, cosa che Renzi non fa invitando gli italiani ad andare al mare, e non a votare.
Domenica, per evitare che più di 300 milioni di euro vengano gettati al vento, invitiamo i cittadini italiani ad andare alle urne per stabilire se gli impianti di estrazione di idrocarburi in mare, situati entro le 12 miglia dalla costa, dovranno restare in piedi sino al termine delle concessioni attualmente in essere (fatte salve eventuali possibilità di proroga) o se invece potranno farlo fino al termine della vita utile del giacimento, praticamente a tempo indeterminato”.
Lo affermano i deputati di Alternativa Libera: Massimo Artini, Marco Baldassarre, Eleonora Bechis, Samuele Segoni e Tancredi Turco.