“La notizia dell’esistenza di un’indagine della Procura di Roma, per insider trading sui titoli delle Banche Popolari, dimostra la necessità di far partire subito una commissione parlamentare d’inchiesta sui crac bancari.
Soprattutto se si considera che proprio il premier, Matteo Renzi, è stato sentito dai magistrati romani che vogliono fare chiarezza sull’andamento anomalo registrato dai titoli delle banche popolari nel periodo a ridosso dell’emanazione, da parte del Governo, del decreto che ha modificato la disciplina di tali istituti di credito.
Tale inchiesta è stata originata dall’audizione della CONSOB svolta presso la Camera dei Deputati in data 11 febbraio 2015, nel corso della quale il presidente Giuseppe Vegas spiegò che ‘Dal 3 gennaio al 9 febbraio 2015 i corsi delle banche popolari sono saliti da un minimo dell’8 per cento per UBI a un massimo del 57 per cento per Banca popolare dell’Etruria e del Lazio, a fronte di una crescita dell’indice del settore bancario dell’8 per cento circa; anche i volumi negoziati hanno fatto registrare consistenti aumenti’. Per questo è chiaro quanto sia importante che il Parlamento possa fare luce sull’accaduto”.
Lo affermano i deputati di Alternativa Libera-Possibile, Massimo Artini, Pippo Civati, Luca Pastorino, Marco Baldassarre, Toni Matarrelli, Samuele Segoni, Tancredi Turco, Andrea maestri, Eleonora Bechis e Beatrice Brignone, presentatori di una proposta di legge per la costituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta su Monte dei Paschi di Siena, Banca Etruria Carife, Carichieti, Banca Marche, Popolare di Vicenza e Veneto Banca.