Il Tribunale di Arezzo ha nominato come curatore fallimentare della società Open Plan Holding di Bibbiena, Giovanni Grazzini, ex consigliere di amministrazione di Banca Etruria, sanzionato dalla Banca d’Italia per la sua condotta come componente del consiglio d’amministrazione dell’istituto aretino, assieme all’allora vice presidente Pier Luigi Boschi.
Quella di Grazzini è una nomina che ci lascia perplessi. Com’è possibile che lo stesso ufficio giudiziario che si occupa del crac di Etruria, affidi la gestione del fallimento di un’azienda ad un soggetto già sanzionato come membro del consiglio d’amministrazione di una banca fallita?
Alternativa Libera presenterà un’interrogazione parlamentare al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, affinché chiarisca le ragioni della nomina a curatore fallimentare di Grazzini e al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, in qualità di presidente del Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio (CICR), sulla reale efficacia delle sanzioni a carico dei dirigenti implicati nel crac di Banca Etruria.
Lo affermano i deputati di Alternativa Libera: Marco Baldassarre, Massimo Artini, Tancredi Turco, Eleonora Bechis e Samuele Segoni.
La denuncia di Alternativa Libera sulle pagine de Il Giornale.
